Con una nuova delibera l’AGCOM vuole contrastare le truffe di telefonia mobile legate ai casi di SIM Swap. Si tratta di trasferire de una SIM card a un’altra la corrispondenza tra identità fisica (SIM) e identità digitale (numero di telefono).

L’aumento dei casi

Il provvedimento dell’AGCOM vuole rispondere in modo concreto al preoccupante aumento di segnalazioni di casi di sostituzione SIM per passaggio ad altro operatore o per presunto furto o deterioramento della SIM all’insaputa del titolare della SIM stessa. È stata quindi fatta una consultazione pubblica con 9 fornitori nazionali di comunicazione elettronica e con 3 associazioni di consumatori.

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Le regole sulla sostituzione della SIM

L’unica persona che è davvero legittimata a chiedere il cambio della SIM è il titolare della SIM.
Inoltre, in caso di furto, smarrimento o malfunzionamento la richiesta della SIM può essere effettuata solo al proprio operatore. L’unica condizione per poter richiedere la portabilità in uscita verso un altro operatore è che la propria SIM sia funzionante. La sostituzione della SIM da parte dell’operatore deve quindi sempre precedere la portabilità.
Il soggetto che richiede il cambio deve sempre essere identificato e quindi è necessario acquisire la copia fotostatica chiara e leggibile di:
– documento d’identità del soggetto richiedente e documento attestante il Codice Fiscale;
– vecchia SIM;
– in caso di furto o smarrimento della SIM, la relativa denuncia.

La validazione

È poi molto importante nella delibera l’articolo che riguarda la “validazione nei casi di sostituzione SIM”. Il fornitore deve effettuare una validazione della richiesta per verificare che la SIM sia attiva con messaggio SMS o chiamata registrata al cliente.
Diventa adesso obbligatoria anche la validazione della portabilità. L’operatore verso il quale si sta portando il proprio numero telefonico è obbligato ad inviare un SMS per verificare che la SIM sia attiva e che i dati inseriti siano corretti; il cliente deve quindi fornire conferma via SMS della correttezza dei dati.
In caso di mancato consenso i fornitori di servizi “prevedono una procedura semplice e di immediato utilizzo per l’utente al fine interrompere il processo indesiderato di sostituzione della SIM, attivabile dal cliente laddove non vi sia stato un lecito consenso esplicito in fase di validazione parziale”.

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