La prima chiamata satellitare con un telefono tradizionale
Si va verso una vera e propria rivoluzione per il mondo della telefonia.
Infatti all’inizio di quest’anno AST SpaceMobile (azienda specializzata in comunicazioni satellitari) con il supporto di AT&T è riuscita a effettuare la prima chiamata vocale bidirezionale via satellite, utilizzando un semplice Samsung Galaxy S22.
Una vera innovazione
L’annuncio di questa novità è stato indicato come un passo importante nella possibilità di offrire chiamate da cellulare usando la comunicazione satellitare, e ora AST afferma che sono stati compiuti ulteriori passi per offrire questa tecnologia al pubblico.
Infatti dopo vari test nelle Hawaii si è arrivati a 10Mbps dal satellite BlueWalker 3 con telefoni a terra sui quali non sono state apportate modifiche.
“Riuscire a ottenere velocità di download a doppia cifra nei test da satellite a smartphone, ci porta un passo più vicino per consentire agli utenti negli Stati Uniti di rimanere connessi, indipendentemente da dove si trovano”, ha riferito Chris Sambar, responsabile della rete di AT&T.
Lo step successivo
Riuscire a collegare il segnale di un telefono 5G al satellite BlueWalker 3 sarà il passo successivo. Il BW3 è progettato per comunicare con i normali telefoni cellulari tramite frequenze standard 3GPP a velocità 5G e qualche mese fa AST riferiva di voler condurre test diretti sui telefoni cellulari di tutti i continenti e di voler avere accordi con vari operatori di rete mobile, tra cui Orange e Vodafone.
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Il futuro
La possibilità di fare chiamate satellitari con telefoni tradizionali sarà utile a chi avrà bisogno di usare il telefono in zone non accessibili alla telefonia cellulare. In futuro tutti gli smartphone potrebbero effettuare chiamate, inviare e ricevere messaggi e usare anche la connettività a internet senza la necessità di appoggiarsi alle tradizionali infrastrutture con le torri cellulari, anche in aree remote e in paesi che non hanno la rete come da noi.
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