Tag: cambio gestore telefonico

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Dic

Interventi e attivazione di telefono e adsl più veloci

In attuazione del disegno di legge Concorrenza del 2017, l’Agcom ha reso note le linee guida che rendono i costi della disdetta di un abbonamento telefonico proporzionati al valore del contratto. Questo per gli utenti significa poter effettuare un cambio del gestore telefonico a prezzi molto più bassi rispetto a quelli pagati fino a oggi e una maggiore consapevolezza nel controllo dei costi.

Le linee guida dell’Agcom sul credito residuo

Con le nuove disposizioni Agcom, si tutelano anche gli utenti che non possiedono un abbonamento telefonico, ma usufruiscono del servizio di ricarica.

In questi casi, a seguito dello scioglimento del rapporto contrattuale per qualsiasi causa, il cliente ha diritto al riconoscimento dell’eventuale credito residuo che sarà garantito nel passaggio ad un’altra compagnia telefonica.

Disdetta dell’abbonamento telefonico e costi di recesso

Come anticipato, le linee guida dell’Agcom stabiliscono che gli operatori telefonici non possono più applicare costi di recesso superiori al canone mensile stabilito dal contratto e pagato mensilmente dagli utenti. Questo vuol dire che se una persona paga mensilmente 20 o 30 euro di canone, non sarà più costretto a subire costi di recesso fino a 60 euro (come avviene in alcuni casi) per la disdetta di un abbonamento telefonico.

Agcom, inoltre, chiede a tutti gli operatori una maggiore chiarezza sui costi di disdetta, sia prima che alla fine del contratto, le cui informazioni oggi sono ancora molto confuse.

La disdetta del contratto e il pagamento delle rate residue relative

Con la disdetta del contratto anticipata, gli operatori sono tenuti a concedere agli utenti la facoltà di scegliere se continuare a pagare le rate residue relative ai servizi e ai prodotti offerti congiuntamente al servizio principale oppure se pagarle in un’unica soluzione. Solo in questo modo, secondo l’Agcom, sarà garantita all’utente la piena libertà di recedere dal contratto.

Ora non resta che vedere come le varie compagnie telefoniche risponderanno a queste linee guida e se ci saranno novità sulle offerte.